“exPATRIAre” è il titolo dell’incontro – avvenuto nell’aula magna “Gianni Pagnannone” dell’IIS Alessandrini, il 25 ottobre 2019 - tra gli studenti delle classi IV A afm, IV B afm e V A afm/sia e Don Mattia Ferrari, parroco a Nonantola (Mo) e cappellano della Mediterranea saving humans , per discutere del “decreto sicurezza bis”.
Dopo le relazioni degli studenti, che hanno descritto il contenuto del decreto sicurezza bis, la sua efficacia giuridica alla luce dell’ordinamento nazionale ed internazionale e le conseguenze come la vicenda della Sea Watch 3, a lungo bloccata di fronte al porto di Lampedusa, Don Mattia Ferrari, 25 anni, da un anno prete, ha raccontato della sua esperienza a fianco degli “ultimi”, migranti e cittadini, detenuti, uomini soli..
“Mediterranea” è una piattaforma della società civile che ha “armato” una nave, la Mare Jonio, grazie al finanziamento di Banca Etica, salpata da Palermo il 4 ottobre 2018 per “pattugliare” il mar Mediterraneo, pericolosa e mortifera rotta della speranza per migliaia di persone che fuggono da guerre e fame perché, con le parole di Don Mattia “la risposta alle emergenze non può essere – anche se non se ne può prescindere - solo politica, ma l’intera società civile deve riscoprire l’appartenenza alla “famiglia umana” e sconfiggere la solitudine che è di tutti: stranieri e cittadini.
All’incontro era presente anche il dott. Forconi, capogruppo di “Fratelli d’Italia” nel Consiglio comunale di Montesilvano, delegato ai settori “sicurezza” e “politiche della casa” che, in rappresentanza del sindaco, ha volutamente tenuto distinti il ruolo istituzionale e la sua posizione personale intorno al tema ed ha affermato che “un ex ufficiale della Marina italiana sa quanto possa essere pericoloso il mare” .
“La realtà è troppo complessa per non essere oggetto di confronto” ha detto Don Mattia, e la preside dell’Alessandrini, prof.ssa Maria Teresa Di Donato ha ricordato che l’Umanità tutta ha un lungo viaggio alle spalle che ha prodotto crescita e sviluppo. Il passaggio dalla considerazione dell’altro quale “hostis”, nemico da temere e combattere, ad “hospes”, ospite da rispettare è un obiettivo della SCUOLA.
Per la “rete interistituzionale dei servizi sociosanitari educativi” è intervenuto il dott. Cesare Di Carlo che ha sottolineato che “le migrazioni fanno parte della storia dell’uomo, come dimostra l’esistenza di Stati melting pot, quali gli USA, ed il fenomeno appare di complessa gestione perchè la globalizzazione economica ha preceduto e non è stata governata da una politica altrettanto globale”.
La mattinata è stata arricchita dalla presenza di una delegazione di studenti dell’Istituto Comprensivo di Montesilvano Ignazio Silone, accompagnati dalla dirigente, prof.ssa Roberta Martorella, che, nonostante la “giovane età” e la complessità del tema, hanno partecipato ai lavori con compostezza adulta ed empatia; ha dato il suo contributo anche l’ex dirigente scolastico, prof. Viriol D’Ambrosio, convinto assertore della necessità che “cultura ed istruzione” siano alla base della realizzazione di una “società globale, accogliente ed ecocompatibile”.
Per l’istituto Zoli di Atri, scuola capofila per il centro sud del progetto “service learning del Mediterrano” – cui il nostro istituto aderisce da tempo – era presente la prof.ssa De Luca, in rappresentanza della preside, prof.ssa Daniela Magno.
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